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Memorie

 

Queste immagini sono i miei autoscatti intimi. Sono la poesia visiva che nasce dalla profondità della mia anima. Esplorano le dualità nella mia vita: la luce e le ombre, i momenti quando l’amore e il dolore sono la stessa cosa; gli occhi chiusi che vedono tutto, la bocca aperta che non parla mai. Esaminano anche la sensazione di sentirmi vulnerabile e non sapere come difendermi. Si vedono le maschere che metto addosso per proteggermi, l’agonia di strapparmele una dopo l’altra. Le fotografie mostrano quello che posso vedere e anche quello che non riesco a scorgere, e ciò appare chiaro nelle mie immagini. Le maschere e gli occhi, siano aperti o chiusi, sono sempre statti molto importanti nella mia vita, ma ho scoperto il suo significato reale mentre facevo questa serie di fotografie. Le mie immagini nascono dal mondo onirico: la differenza fra il sogno e la realtà è vaga ed il tempo scorre senza avere bisogno di congelare un momento preciso.

Le mie fotografie inquietanti sono un riflesso delle dimensioni cambianti nella mia realtà. Le ho formate usando fino a 60 fotografie scelte con cura, una sovrapposta sopra l’altra. Sono esposizioni lunghe, sfuocate. Quando un’immagine è sfuocata e fluisce con il tempo, l’Universo mi regala trasparenza e luce, nonostante l’oscurità che sembrasse a volte permeare la mia esistenza.